Affettatrice Berkel Modello P

L’affettatrice Berkel modello P è un modello prodotto tra il 1932 e il 1936 solo ed esclusivamente in Italia, nello stabilimento Berkel di Milano. Insieme al modello di affettatrice professionale NS costruito negli stessi anni, l’affettatrice P è la seconda macchina più piccola mai realizzata dalla Berkel. Proprio le dimensioni contenute hanno reso l’affettatrice Berkel modello P con piedistallo una macchina molto apprezzata e utilizzata da ambulanti e piccoli commercianti.
Nei primi anni di produzione, il movimento della lama in questa affettatrice a volano era generato attraverso la trasmissione a cinghia: un sistema esclusivo e unico nel suo genere, impiegato dalla Berkel solo nell’affettatrice modello P. Come nei modelli di affettatrice professionale 5 e 7, anche in questa macchina la morsa di fissaggio del prodotto da affettare era inizialmente composta da due colonnette contrapposte, incrociate con maniglie a frizione e unite da un braccio a forma di “L”. Successivamente, negli ultimi anni di costruzione, la trasmissione diventò a catena, al pari degli altri modelli Berkel. La morsa di fissaggio del prodotto divenne aperta e snodata con frizioni guidate da due colonnette poste nella parte posteriore dell’affettatrice Berkel modello P.
L’affettatrice Berkel modello P è un modello di affettatrice a volano. Quest’ultimo è di tipo chiuso e attiva un sistema di ingranaggi presenti sotto la base. Azionandosi, gli ingranaggi generano a loro volta il movimento della lama – tramite cinghia o catena – e del carrello di scorrimento – attraverso due bielle.

Il carrello di scorrimento, nella parte vicino alla lama, scorre dentro un perno a vista – che negli anni di produzione è stato poi coperto da un carter rotondo. Nella parte opposta, invece, il carrello appoggia su un’asta tramite una ruota di scorrimento.
L’orologio per la regolazione della fetta presente sul carrello di scorrimento di questa affettatrice di design è unico nel suo genere: si trova nella parte laterale anteriore ed è collegato alla vite senza fine con una ruota dentata. Quest’ultima, tramite un’asta a forma di becco, genera il movimento attraverso un meccanismo posto alla base dell’affettatrice a volano. Tale moto aziona la vite senza fine inserita sotto il carrello nella parte anteriore della macchina, dove è presente anche il pettine della morsa che genera lo spostamento per il taglio.
In questa affettatrice manuale la ruota dentata è collegata a una manovella che – azionata a mano nei due sensi – sposta la morsa a destra o a sinistra in base alle esigenze. Questa macchina è inoltre un’affettatrice Berkel con affilatoio di dimensioni ridotte, coperto da una calotta in plastica nera o in metallo. In quest’affettatrice a mano il mozzo che sostiene la lama è fissato nella spalla la quale, nella parte esterna, è appiattita con un arco a forma di ala. La particolare conformazione della macchina permette di estendere la guantiera durante l’utilizzo, ottenendo così maggiore spazio d’appoggio.