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Restaurare un’affettatrice Berkel

Know-how, competenze e lavoro di squadra qualificato

Restaurare un’affettatrice Berkel non è un’ impresa facile. È necessario studiare nei minimi dettagli la meccanica di queste macchine, bisogna saperle smontare con cura e con una conoscenza davvero profonda e dettagliata.

Come sappiamo le affettatrici a volano Berkel sono macchinari originali, in molti casi sono addirittura dei pezzi unici e rari; e non pensiate siano solo strumenti di lavoro, tutt’altro, sono oggetti d’arredo che amerete, perché vi riporteranno a quel sapore vintage delle botteghe italiane di una volta.

Sono oggetti affascinanti, in grado di unire caratteristiche estetiche con un’estrema precisione nel taglio, anche dopo molti utilizzi.

Restauro prima dopo

Restaurare mantenendo un processo esclusivo e di qualità

Il restauro delle affettatrici prevede 3 fasi principali di lavorazione, più una fase finale di assemblaggio. Ogni momento è essenziale per la buona riuscita del restauro e per la durata della Berkel.

Prima fase di restauro
Prima fase di restauro

Restaurare un’affettatrice Berkel: Fase 1, la verniciatura

Può sembrare strano ma, la prima cosa di cui preoccuparsi quando si restaura un’affettatrice Berkel è la fase della verniciatura.

Quando l’affettatrice da restaurare viene smontata, è necessario riverniciare ciascuna delle sue componenti (cassa, corpo macchina, spalla, supporto per la regolazione del taglio, bielle).

Altrettanto importante è comprendere come uno dei punti fondamentali di questi macchinari è fatto di ghisa, un materiale estremamente poroso, che viene trattato con cura per preparare la base su cui poi aderirà la pittura.

La fase 1 di un processo di restaurazione comprende quindi diversi passaggi, che adesso andremo a vedere nel dettaglio:

Sabbiatura delle componenti per riportarle allo stato originale.

Stuccatura manuale, che permette di uniformare queste “fusioni” antichissime – bisogna tenere conto che al momento della loro produzione, circa 100 anni fa, venivano utilizzati stampi molati e tutto il processo veniva eseguito a mano, quindi non sono delle perfette fusioni moderne.

Verniciatura su base poliestere, utile per dare forma alla macchina. Questa fase è fondamentale per l’adesione per tutte le fasi successive della verniciatura. La vernice di base ha uno spessore di pochi micron, perfettamente liscia, per uniformare la superficie dell’affettatrice vintage.

Verniciatura affettatrice Berkel
Verniciatura affettatrice Berkel

Verniciatura esterna in rosso, nero o crema. Si utilizzano idropitture a base opaca che permettono, osservando la macchina, di rilevare eventuali imperfezioni come porosità o mancanze di macchie di vernice e correggerle, per ottenere una verniciatura perfetta.

Decorazione manuale. Le decalcomanie sono utilizzate sui modelli più storici, in quanto fedeli alle decorazioni originali. Queste decalcomanie vengono applicate sulla base della vernice opaca, utilizzando l’aerografo. Per i modelli più raffinati, le decorazioni sono fatte con i pennelli a filetto (pennello con setole lunghe, ¾ cm che trattengono la vernice, per ottenere un tratto perfetto e pulito senza sbavature) – questi sono i pennelli che un tempo erano usati per decorare macchine antiche e la porcellana.

Restaurare affettatrice Berkel artigianalmente
Decorazione manuale affettatrice Berkel

Lucidatura con vernice trasparente. In totale, al termine della prima fase del restauro, ovvero la verniciatura, vengono applicate 11 mani di trattamento tra prima pitturazione, pitture opache e decorazioni a mano o con aerografo.

Restaurare un’affettatrice Berkel: Fase 2, la placcatura

Ogni affettatrice vintage Berkel che viene restaurata è composta da componenti in ferro e alluminio che vengono nuovamente placcati (compreso il più piccolo dettaglio, come le singole viti).

La placcatura per ottenere un buon restauro di una Berkel, si compone di 3 fasi:

  1. Placcatura in rame – Il rame viene utilizzato per sigillare tutte le porosità che esistono sull’ alluminio, ghisa e ferro, per evitare processi di ossidazione e la comparsa di ruggine
  2. Placcatura in nichel
  3. Cromatura, sui modelli costruiti dopo gli anni ‘30

Restaurare un’affettatrice Berkel: Fase 3, la meccanica

Particolarità: le affettatrici a volano Berkel funzionano grazie a un meccanismo di altissima precisione attivato manualmente, che consiste in ingranaggi posti alla base delle macchine e che fanno muovere sia il carrello che la lama.

Durante il restauro della parte meccanica, tutti questi dettagli vengono smontati, puliti e controllati a mano. Il successivo montaggio di questi componenti sulla macchina viene eseguito da persone che conoscono perfettamente il meccanismo dell’affettatrice, in quanto unico, raro ed estremamente delicato. Non dimenticate, cari lettori, che molto spesso queste macchine hanno compiuto 100 anni di vita.

Restaurare un’affettatrice Berkel: Fase 3+1, l’assemblaggio

Alla fine del processo di restauro, le 3 fasi di lavoro che abbiamo appena visto si uniscono nel montaggio finale: unendo queste lavorazioni si ottiene un’affettatrice vintage restaurata e perfettamente funzionante, da riportare in negozio oppure da tenere in casa e farne un complemento d’arredo unico.